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L’AQUILA – Le autorità aquilane hanno disposto l’allontanamento immediato di un cittadino egiziano, trasferito nei giorni scorsi a Roma Fiumicino e rimpatriato con un volo diretto verso l’Egitto.
Il ragazzo era arrivato in Italia nel settembre 2023 come minore non accompagnato ed era stato affidato a una comunità di accoglienza, beneficiando di un permesso di soggiorno per età. Già in quel periodo, però, erano emersi atteggiamenti problematici che avevano influenzato negativamente gli altri ospiti, soprattutto i più fragili.
Divenuto maggiorenne, aveva richiesto un permesso di soggiorno per lavoro, ma la domanda è stata respinta dal questore Fabrizio Mancini, in considerazione dei numerosi episodi che lo vedevano coinvolto. A suo carico risultavano denunce per reati contro l’ordine pubblico, la pubblica amministrazione, la libertà individuale e il patrimonio.
Neppure la richiesta di protezione internazionale, presentata in seguito, ha avuto esito favorevole: la commissione competente l’ha dichiarata priva di fondamento.
La situazione si è aggravata con l’apertura di un’indagine per maltrattamenti in ambito familiare e convivente, che ha portato all’adozione di un ammonimento orale per violenza di genere. Elementi che, uniti al mancato inserimento sociale e al profilo giudicato pericoloso, hanno convinto la Questura ad applicare il provvedimento di espulsione.
Scortato dalla polizia fino all’aeroporto romano, il giovane è stato imbarcato su un volo di linea e riconsegnato alle autorità del suo Paese d’origine.
Il ragazzo era arrivato in Italia nel settembre 2023 come minore non accompagnato ed era stato affidato a una comunità di accoglienza, beneficiando di un permesso di soggiorno per età. Già in quel periodo, però, erano emersi atteggiamenti problematici che avevano influenzato negativamente gli altri ospiti, soprattutto i più fragili.
Divenuto maggiorenne, aveva richiesto un permesso di soggiorno per lavoro, ma la domanda è stata respinta dal questore Fabrizio Mancini, in considerazione dei numerosi episodi che lo vedevano coinvolto. A suo carico risultavano denunce per reati contro l’ordine pubblico, la pubblica amministrazione, la libertà individuale e il patrimonio.
Neppure la richiesta di protezione internazionale, presentata in seguito, ha avuto esito favorevole: la commissione competente l’ha dichiarata priva di fondamento.
La situazione si è aggravata con l’apertura di un’indagine per maltrattamenti in ambito familiare e convivente, che ha portato all’adozione di un ammonimento orale per violenza di genere. Elementi che, uniti al mancato inserimento sociale e al profilo giudicato pericoloso, hanno convinto la Questura ad applicare il provvedimento di espulsione.
Scortato dalla polizia fino all’aeroporto romano, il giovane è stato imbarcato su un volo di linea e riconsegnato alle autorità del suo Paese d’origine.