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L’Aquila torna a brillare sulla mappa della grande pasticceria italiana grazie al talento di Federico Marrone (foto), premiato tra i tre Migliori Pastry Chef dell’anno dalla Guida Ristoranti d’Italia 2026 del Gambero Rosso.
Un riconoscimento che consacra il giovane aquilano come una delle voci più promettenti e innovative del panorama gastronomico nazionale.
Nato nel 1998, Marrone è l’erede di una lunga tradizione familiare: quella del Ristorante Da Lincosta, storico punto di riferimento culinario nel cuore dell’Aquila. Cresciuto tra profumi di pane e dolci appena sfornati, ha respirato sin da bambino la passione per la cucina, osservando la madre e la nonna all’opera dietro al bancone.
Dopo le prime esperienze nel laboratorio di famiglia, il suo percorso lo ha portato oltre i confini regionali — prima tra le brigate di grandi nomi come Niko Romito, poi in Francia, dove ha collaborato con il celebre cioccolatiere Michel Belin, fino a diventare responsabile della linea di gâteaux modernes.
Durante la pandemia, Marrone ha scelto di rientrare in Abruzzo per dare nuova linfa al laboratorio di casa, reinterpretando la tradizione con uno sguardo contemporaneo: pasticceria essenziale, pulita, centrata sulla materia prima e sull’equilibrio dei sapori.
Il premio del Gambero Rosso arriva a coronamento di un percorso di ricerca e dedizione, già suggellato dal suo ingresso tra i Maestri Juniores dell’AMPI (Accademia Maestri Pasticceri Italiani) — un traguardo che pochi giovani pasticceri possono vantare.
«Essere nominato tra i Migliori Pastry Chef dell’anno è un onore che mi riempie di gratitudine», racconta Marrone.
«È il frutto di anni di studio, sacrificio e curiosità infinita. Ma più di tutto, è una spinta a guardare avanti: ogni dolce è una storia nuova da raccontare.»
Con la sua visione fatta di rigore, sensibilità e creatività, Federico Marrone rappresenta oggi il volto di una nuova generazione di artigiani del gusto, capaci di tenere insieme le radici e il futuro della pasticceria italiana.
Un riconoscimento che consacra il giovane aquilano come una delle voci più promettenti e innovative del panorama gastronomico nazionale.
Nato nel 1998, Marrone è l’erede di una lunga tradizione familiare: quella del Ristorante Da Lincosta, storico punto di riferimento culinario nel cuore dell’Aquila. Cresciuto tra profumi di pane e dolci appena sfornati, ha respirato sin da bambino la passione per la cucina, osservando la madre e la nonna all’opera dietro al bancone.
Dopo le prime esperienze nel laboratorio di famiglia, il suo percorso lo ha portato oltre i confini regionali — prima tra le brigate di grandi nomi come Niko Romito, poi in Francia, dove ha collaborato con il celebre cioccolatiere Michel Belin, fino a diventare responsabile della linea di gâteaux modernes.
Durante la pandemia, Marrone ha scelto di rientrare in Abruzzo per dare nuova linfa al laboratorio di casa, reinterpretando la tradizione con uno sguardo contemporaneo: pasticceria essenziale, pulita, centrata sulla materia prima e sull’equilibrio dei sapori.
Il premio del Gambero Rosso arriva a coronamento di un percorso di ricerca e dedizione, già suggellato dal suo ingresso tra i Maestri Juniores dell’AMPI (Accademia Maestri Pasticceri Italiani) — un traguardo che pochi giovani pasticceri possono vantare.
«Essere nominato tra i Migliori Pastry Chef dell’anno è un onore che mi riempie di gratitudine», racconta Marrone.
«È il frutto di anni di studio, sacrificio e curiosità infinita. Ma più di tutto, è una spinta a guardare avanti: ogni dolce è una storia nuova da raccontare.»
Con la sua visione fatta di rigore, sensibilità e creatività, Federico Marrone rappresenta oggi il volto di una nuova generazione di artigiani del gusto, capaci di tenere insieme le radici e il futuro della pasticceria italiana.
