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Avezzano rinnova il suo impegno per la salute e la sicurezza dei cittadini inaugurando un nuovo capitolo nella lunga storia della cardioprotezione. Dopo il primo passo compiuto nel 2014, con l’installazione dei primi defibrillatori in città, e il secondo, nel 2020, con la nascita dell’app “Cardio-Avezzano”, oggi il Comune lancia il terzo grande progetto del cuore: la formazione di una rete di cittadini soccorritori, pronti a intervenire in caso di emergenza.

Il programma, avviato ufficialmente al Teatro dei Marsi, entrerà in fase di sperimentazione da ottobre 2025 ad aprile 2026, coinvolgendo l’intera comunità grazie alla collaborazione tra Comune di Avezzano, Protezione Civile regionale e Gruppo scientifico “Scienza, Salute e Società”.

Dai primi DAE al “terzo record del cuore”

“Quando cito Avezzano nei convegni, insieme a Piacenza e Bologna, come esempio nazionale di cardioprotezione, mi sento doppiamente orgoglioso: da cardiologo e da cittadino”, ha dichiarato il dottor Stefano Guarracini, primario di Cardiologia alla Casa di Cura Pierangeli di Pescara, ricordando come fu il sindaco Giovanni Di Pangrazio, oltre dieci anni fa, ad accogliere e sostenere il progetto.

Oggi la città può contare su 21 defibrillatori dislocati in punti strategici, dai luoghi di culto alle aree verdi, fino agli edifici pubblici. Il prossimo passo sarà “formare l’esercito buono del soccorso”, ha aggiunto Guarracini, riferendosi al nuovo piano di formazione che coinvolgerà cittadini, scuole, società sportive e forze dell’ordine.

Tecnologia e solidarietà: la rete che salva vite

Il percorso di Avezzano verso una città “cardioprotetta” ha trovato un forte alleato nella tecnologia. Nel 2020, grazie all’impegno del Comune e della Protezione Civile comunale diretta da Antimo Rauso, è nata l’App “Cardio-Avezzano”, sviluppata dalla società Sei Safe.
L’app consente di localizzare in tempo reale i defibrillatori più vicini e gli operatori formati disponibili per un pronto intervento, integrandosi con i soccorsi del 118.

Un sistema che, come sottolineato dal sindaco Di Pangrazio, “rappresenta il cuore digitale della nostra città: ora vogliamo rafforzarlo con una rete umana di cittadini consapevoli, pronti e preparati. È così che possiamo conquistare il terzo record del cuore”.

Un progetto condiviso e un messaggio forte: la prevenzione salva

All’evento inaugurale hanno partecipato numerose autorità e professionisti del settore.
Il direttore dell’Agenzia regionale di Protezione Civile, Maurizio Scelli, ha parlato di un “ritorno alle origini”, ricordando i suoi primi passi da volontario proprio ad Avezzano.
Presenti anche il consigliere comunale alla Protezione Civile, Maurizio Seritti, e l’assessore regionale e medico Mario Quaglieri, che insieme al sindaco ha dimostrato le principali manovre salvavita.

“Non si scherza con la prevenzione — ha detto Quaglieri —. Personalmente, grazie ai defibrillatori, ho salvato due giovani vite”.
Fondamentale anche il contributo della Fondazione Carispaq, rappresentata dal vicepresidente Pierluigi Panunzi, e della società Essebi Srl della famiglia Savina, che ha donato due nuovi DAE al Comune.

Numeri che fanno riflettere

Ogni anno in Italia si registrano circa 60 mila arresti cardiaci, di cui oltre 4.000 colpiscono persone sotto i 35 anni.
Senza un intervento immediato, le possibilità di sopravvivenza restano inferiori all’8%.
Ma con defibrillatori accessibili e soccorritori formati, la percentuale di salvezza può raggiungere il 93%.

Cultura del cuore e formazione continua

La giornata si è chiusa con un momento scientifico e divulgativo animato da esperti come Pierfranco De Grandis, Cinzia Ferretti, Luigi Marino, Pietro Mercuri, Nazzareno Di Matteo e Gino Arioli, che hanno sottolineato il legame tra salute, sport e consapevolezza civica.

Il messaggio finale, lanciato dal sindaco Di Pangrazio, riassume il senso del progetto:

“Ogni cittadino può diventare un anello vitale della catena del soccorso. Se conosciamo le manovre giuste e agiamo con prontezza, possiamo davvero fare la differenza tra la vita e la morte”.
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