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AVEZZANO. Un boato improvviso, poi le fiamme, il fumo e la fuga in strada di decine di persone terrorizzate. È stata sfiorata la tragedia nel pomeriggio di ieri in una palazzina di via Ugo La Malfa, dove un’esplosione ha devastato un appartamento al quarto piano. A causarla, secondo una prima ricostruzione, sarebbe stata una sacca di gas accumulatasi tra il muro e il cappotto termico dell’edificio, che si è incendiata durante i lavori di saldatura di una tubazione danneggiata.

L’incidente ha coinvolto Giulio Bonanni, ex comandante della polizia locale di Avezzano, che in quel momento si trovava nella sua abitazione. Colpito in pieno dal contraccolpo della deflagrazione, l’uomo è rimasto ferito e sotto shock, ma per fortuna non in pericolo di vita. Le fiamme, divampate nella cucina, sono state subito domate da uno degli operai presenti sul posto, evitando conseguenze ben più gravi.

L’origine dell’incidente

Tutto ha avuto inizio sabato scorso, quando durante i lavori del Superbonus 110% un operaio impegnato nell’installazione del cappotto termico ha accidentalmente forato una condotta del gas. L’immediata perdita ha spinto i residenti a chiamare i vigili del fuoco e i tecnici dell’Italgas, che nel corso del fine settimana hanno eseguito diversi sopralluoghi per localizzare la fuga.

Solo ieri mattina, durante l’intervento di riparazione, i tecnici hanno individuato il punto esatto della perdita su un balconcino vicino all’abitazione di Bonanni. È stata quindi incaricata una ditta specializzata per la saldatura della tubazione. Ma nel momento dell’intervento, il gas residuo intrappolato tra cappotto e pareti ha innescato l’esplosione.

La paura e l’evacuazione

L’interno dell’appartamento è stato sventrato: mattoni e calcinacci sparsi ovunque, il tavolo piegato, la stanza irriconoscibile. I residenti, spaventati dal boato e dalla nube di fumo, si sono riversati per strada. I vigili del fuoco hanno immediatamente evacuato l’intero stabile e, dopo ore di verifiche, hanno stabilito che le 18 famiglie della scala B non avrebbero potuto rientrare per la notte.

La decisione, presa per precauzione, nasce dal timore che sacche di gas possano essersi accumulate tra le intercapedini del cappotto, con il rischio di ulteriori esplosioni. Gli appartamenti della scala A, invece, sono stati dichiarati agibili.

Il piano di emergenza comunale

Il Comune di Avezzano si è subito attivato per offrire assistenza alle 36 famiglie coinvolte. È stato allestito un punto di accoglienza per gli sfollati, con la possibilità di pernottare in sicurezza. Oggi è previsto un nuovo sopralluogo tecnico da parte dei vigili del fuoco e dei tecnici dell’Italgas per accertare la completa dispersione del gas e valutare la stabilità dell’edificio.

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