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PRATOLA PELIGNA – Un dramma silenzioso ha scosso la comunità peligna nella mattinata di ieri. Nicola Russo, 69 anni, tecnico originario di Taranto, è stato trovato senza vita nel suo appartamento di piazza San Lorenzo, dove si era trasferito da alcuni mesi per motivi di lavoro.
L’allarme è scattato quando i colleghi, insospettiti dal suo mancato arrivo in azienda e dal telefono che continuava a squillare a vuoto, hanno chiesto l’intervento dei soccorsi. Sul posto sono giunti i vigili del fuoco di Sulmona e i carabinieri della locale stazione, che hanno forzato la porta d’ingresso e fatto la triste scoperta: l’uomo giaceva sul letto, ormai privo di vita.
Il medico legale dell’Asl ha confermato che la morte sarebbe avvenuta per cause naturali, probabilmente un malore improvviso durante il sonno. La Procura di Sulmona ha disposto la ricognizione cadaverica, escludendo fin da subito altre ipotesi.
Il personale del 118, intervenuto immediatamente, non ha potuto fare altro che constatare il decesso. Terminati gli accertamenti di rito, la salma è stata affidata ai familiari, giunti da Taranto per accompagnare Nicola nel suo ultimo viaggio.
L’azienda per cui lavorava e i colleghi lo ricordano come un professionista serio e discreto, sempre pronto ad aiutare gli altri. Un addio improvviso che lascia sgomento e dolore tra quanti lo avevano conosciuto.
L’allarme è scattato quando i colleghi, insospettiti dal suo mancato arrivo in azienda e dal telefono che continuava a squillare a vuoto, hanno chiesto l’intervento dei soccorsi. Sul posto sono giunti i vigili del fuoco di Sulmona e i carabinieri della locale stazione, che hanno forzato la porta d’ingresso e fatto la triste scoperta: l’uomo giaceva sul letto, ormai privo di vita.
Il medico legale dell’Asl ha confermato che la morte sarebbe avvenuta per cause naturali, probabilmente un malore improvviso durante il sonno. La Procura di Sulmona ha disposto la ricognizione cadaverica, escludendo fin da subito altre ipotesi.
Il personale del 118, intervenuto immediatamente, non ha potuto fare altro che constatare il decesso. Terminati gli accertamenti di rito, la salma è stata affidata ai familiari, giunti da Taranto per accompagnare Nicola nel suo ultimo viaggio.
L’azienda per cui lavorava e i colleghi lo ricordano come un professionista serio e discreto, sempre pronto ad aiutare gli altri. Un addio improvviso che lascia sgomento e dolore tra quanti lo avevano conosciuto.