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La giustizia fa un passo verso i cittadini. Il 22 ottobre sarà inaugurato a Celano il primo dei 20 Uffici di Prossimità previsti in Abruzzo, una rete destinata a semplificare l’accesso ai servizi giudiziari per chi vive nei piccoli comuni e nelle aree interne.
Il progetto, presentato oggi dal presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, e dall’assessore agli Enti locali, Roberto Santangelo, rientra nell’iniziativa nazionale “La giustizia vicina al cittadino”, finanziata dal Programma Operativo Nazionale (PON) e sostenuta dal Dipartimento per le Politiche di Coesione e dal Ministero della Giustizia.
Un aiuto concreto per chi vive lontano dai tribunali
Gli uffici di prossimità offriranno assistenza in materia di volontaria giurisdizione e in tutte quelle pratiche che non richiedono la presenza di un avvocato, riducendo la necessità di recarsi fisicamente in tribunale.
«Si tratta di un progetto che risponde ai bisogni reali delle persone – ha spiegato l’assessore Santangelo –. Non tutti gli atti potranno essere gestiti in questi uffici, ma è un primo passo per rendere la giustizia più accessibile e vicina a chi abita nei piccoli centri. Ogni ufficio sarà ospitato nelle sedi municipali e gestito da personale formato appositamente».
Un passo contro lo spopolamento delle aree interne
Il presidente Marsilio ha sottolineato come l’iniziativa si inserisca nel più ampio impegno della Regione per contrastare lo spopolamento dei comuni montani e migliorare i servizi nelle aree più isolate.
«Gli uffici di prossimità – ha detto – rappresentano un tassello importante per rendere più vivibili i territori interni e rafforzare la presenza dello Stato. L’Abruzzo è in prima linea nella tutela dei presidi giudiziari, dopo la battaglia che ci ha consentito di mantenere in vita i quattro tribunali non provinciali minacciati dalla riforma Monti».
Un modello nazionale in crescita
Alla presentazione del progetto hanno partecipato anche Roberto Angiuoni, responsabile del progetto per il Dipartimento della Coesione, e Gabriella De Stradis, direttore generale per il coordinamento delle politiche di coesione del Ministero della Giustizia.
Attualmente in Italia sono circa 200 gli uffici di prossimità già attivi, ma con l’apertura dei presidi abruzzesi il numero è destinato a salire ulteriormente entro la fine del mese.
Il progetto, presentato oggi dal presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, e dall’assessore agli Enti locali, Roberto Santangelo, rientra nell’iniziativa nazionale “La giustizia vicina al cittadino”, finanziata dal Programma Operativo Nazionale (PON) e sostenuta dal Dipartimento per le Politiche di Coesione e dal Ministero della Giustizia.
Un aiuto concreto per chi vive lontano dai tribunali
Gli uffici di prossimità offriranno assistenza in materia di volontaria giurisdizione e in tutte quelle pratiche che non richiedono la presenza di un avvocato, riducendo la necessità di recarsi fisicamente in tribunale.
«Si tratta di un progetto che risponde ai bisogni reali delle persone – ha spiegato l’assessore Santangelo –. Non tutti gli atti potranno essere gestiti in questi uffici, ma è un primo passo per rendere la giustizia più accessibile e vicina a chi abita nei piccoli centri. Ogni ufficio sarà ospitato nelle sedi municipali e gestito da personale formato appositamente».
Un passo contro lo spopolamento delle aree interne
Il presidente Marsilio ha sottolineato come l’iniziativa si inserisca nel più ampio impegno della Regione per contrastare lo spopolamento dei comuni montani e migliorare i servizi nelle aree più isolate.
«Gli uffici di prossimità – ha detto – rappresentano un tassello importante per rendere più vivibili i territori interni e rafforzare la presenza dello Stato. L’Abruzzo è in prima linea nella tutela dei presidi giudiziari, dopo la battaglia che ci ha consentito di mantenere in vita i quattro tribunali non provinciali minacciati dalla riforma Monti».
Un modello nazionale in crescita
Alla presentazione del progetto hanno partecipato anche Roberto Angiuoni, responsabile del progetto per il Dipartimento della Coesione, e Gabriella De Stradis, direttore generale per il coordinamento delle politiche di coesione del Ministero della Giustizia.
Attualmente in Italia sono circa 200 gli uffici di prossimità già attivi, ma con l’apertura dei presidi abruzzesi il numero è destinato a salire ulteriormente entro la fine del mese.