Condividi:

Un risarcimento da ventimila euro per danni d’immagine e alla reputazione: è quanto reclama il ristoratore Alessandro Coscia contro la tiktoker Rita De Crescenzo, accusata di diffamazione a seguito di alcuni video pubblicati online.

Il procedimento è entrato ieri nel vivo davanti al tribunale di Sulmona, ma l’influencer campana – oltre due milioni di follower e una notorietà amplificata dal cosiddetto “caso Roccaraso” – non si è presentata in aula.

L’origine dello scontro risale al cenone di Capodanno del 2022, consumato da De Crescenzo con la famiglia presso il ristorante Antica Neviera di Castel di Sangro, allora gestito da Coscia. Nei giorni successivi, la 46enne pubblicò video nei quali descriveva negativamente l’esperienza, parlando di un presunto digiuno e criticando il conto ricevuto, pur sostenendo di essere stata invitata come ospite.

La difesa dell’influencer, rappresentata dall’avvocato Alfonso Quarto, sostiene che si sia trattato di una normale recensione, senza intento offensivo. La procura aveva già emesso un decreto penale di condanna con multa da 258 euro, provvedimento contro cui la De Crescenzo ha fatto opposizione.

Di parere opposto l’avvocata Gaetana Di Ianni, legale di Coscia, che accusa l’influencer di aver danneggiato l’attività con dichiarazioni false. Secondo la ricostruzione del ristoratore, la donna non fu mai ospite, bensì cliente a tutti gli effetti, e le presunte lamentele sul digiuno non troverebbero riscontro: la famiglia avrebbe infatti ordinato mezze porzioni per i bambini. Dopo le polemiche online, il locale avrebbe registrato un calo di clientela fino alla chiusura definitiva.

Tra i testimoni della difesa figurano sei familiari della tiktoker, mentre all’udienza del 23 aprile 2026 verranno ascoltati i dipendenti del ristorante che lavoravano quella sera. In quella data è attesa anche la presenza in aula della stessa De Crescenzo, che renderà dichiarazioni spontanee.

Tutti gli articoli