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CIVITELLA ROVETO – La chiusura di un tratto della superstrada del Liri ha trasformato Civitella Roveto in un imbuto di traffico e tensioni. I lavori Anas tra gli svincoli di Canistro e Civitella hanno dirottato migliaia di veicoli all’interno del centro abitato, congestionando soprattutto via Roma, la principale arteria del paese, che oggi si trova a sopportare un carico quotidiano stimato in circa 15mila transiti, fra auto, camion e moto.
Il risultato è un paese strozzato da file interminabili, rumori e inquinamento, con la viabilità locale al collasso. La situazione, già difficile per i residenti, sta diventando insostenibile per le attività economiche. Circa quaranta commercianti hanno firmato un documento di protesta indirizzato sia all’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Luciano Scalisi, sia all’Anas, chiedendo un intervento immediato.
Nella nota si sottolineano le gravi ricadute sull’economia locale: i clienti evitano di fermarsi in paese, scoraggiati dal traffico caotico, dalla scarsità di parcheggi e dal continuo passaggio di mezzi pesanti che rende difficile anche l’accesso ai negozi. “La chiusura di questa arteria vitale – scrivono – non solo danneggia la mobilità di residenti e pendolari, ma colpisce duramente il tessuto economico e sociale della comunità”.
Le lamentele non riguardano solo l’aspetto commerciale: la sicurezza stradale e la qualità della vita sono al centro delle preoccupazioni. I percorsi alternativi, secondo gli esercenti, sono più lunghi e pericolosi, inadeguati a sostenere l’attuale mole di traffico, con conseguenze negative anche per i turisti che frequentano la Valle Roveto.
La richiesta dei commercianti è chiara: “Riaprire al più presto la superstrada del Liri e mettere in campo misure urgenti per restituire normalità e dignità al paese”. L’appello è accompagnato dalla speranza che le istituzioni dimostrino sensibilità verso un territorio che rischia di soffocare non solo sotto i gas di scarico, ma anche sotto il peso dell’indifferenza.
Il risultato è un paese strozzato da file interminabili, rumori e inquinamento, con la viabilità locale al collasso. La situazione, già difficile per i residenti, sta diventando insostenibile per le attività economiche. Circa quaranta commercianti hanno firmato un documento di protesta indirizzato sia all’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Luciano Scalisi, sia all’Anas, chiedendo un intervento immediato.
Nella nota si sottolineano le gravi ricadute sull’economia locale: i clienti evitano di fermarsi in paese, scoraggiati dal traffico caotico, dalla scarsità di parcheggi e dal continuo passaggio di mezzi pesanti che rende difficile anche l’accesso ai negozi. “La chiusura di questa arteria vitale – scrivono – non solo danneggia la mobilità di residenti e pendolari, ma colpisce duramente il tessuto economico e sociale della comunità”.
Le lamentele non riguardano solo l’aspetto commerciale: la sicurezza stradale e la qualità della vita sono al centro delle preoccupazioni. I percorsi alternativi, secondo gli esercenti, sono più lunghi e pericolosi, inadeguati a sostenere l’attuale mole di traffico, con conseguenze negative anche per i turisti che frequentano la Valle Roveto.
La richiesta dei commercianti è chiara: “Riaprire al più presto la superstrada del Liri e mettere in campo misure urgenti per restituire normalità e dignità al paese”. L’appello è accompagnato dalla speranza che le istituzioni dimostrino sensibilità verso un territorio che rischia di soffocare non solo sotto i gas di scarico, ma anche sotto il peso dell’indifferenza.