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SULMONA – La stretta delle forze dell’ordine sul traffico di stupefacenti in città registra un altro colpo. Nel giro di tre giorni lo stesso uomo, A. M., 48 anni, è finito due volte in manette. Dopo il primo arresto, avvenuto venerdì scorso, ieri pomeriggio i carabinieri lo hanno fermato di nuovo, eseguendo un provvedimento disposto dal sostituto procuratore Edoardo Mariotti.

Le indagini hanno portato i militari a un locale riconducibile all’uomo, usato come deposito: all’interno erano nascosti 120 grammi di cocaina e 10 grammi di eroina, già confezionati e pronti allo smercio. Per l’uomo sono quindi scattati nuovamente gli arresti domiciliari, in attesa della convalida.

Solo pochi giorni fa era stato sorpreso mentre cercava di disfarsi di 70 grammi di cocaina, lanciati dal finestrino dell’auto. In quell’occasione, davanti al giudice e assistito dal legale Alberto Paolini, aveva negato ogni responsabilità. Ora però la nuova scoperta rischia di aggravare la sua posizione: il gip potrebbe decidere di unire i due fascicoli e contestargli la continuazione del reato.

La giornata odierna si annuncia intensa anche per altri procedimenti legati al narcotraffico locale. In tribunale compaiono infatti F. G., 66 anni, arrestato sabato per resistenza e spaccio di eroina, e F. C., 36 anni, fermato dalla Guardia di Finanza con un vero e proprio magazzino della droga: 540 grammi di cocaina, 200 di hashish e ben 236 mila euro in contanti.

Un’escalation repressiva che non arriva per caso. La tensione in città è cresciuta dal 4 agosto, quando sette colpi di pistola furono esplosi contro un portone di via del Cavallaro, episodio che ha segnato un salto di livello della criminalità legata allo spaccio. Da allora i controlli si sono intensificati e hanno portato al sequestro di tre chili di droga, principalmente cocaina, sugli oltre otto recuperati dall’inizio dell’anno.

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